La linea ferroviaria Venezia - Trieste è uno tra i principali collegamenti su rotaia del Nord Est. L’attuale tracciato si è sviluppato su più progetti storicamente succeduti. La linea interessa tutta la pianura veneto–friulana da Venezia-Mestre fino a Monfalcone per poi dirigersi verso Trieste ai piedi del Carso. Le province di Venezia, Udine, Gorizia e Trieste sono attraversate dal tracciato, il quale si congiunge con molte altre linee importanti per i collegamenti tra Veneto, Friuli e il confine con l’Austria.
Il potenziamento della Venezia Trieste è uno degli interventi principali dei corridoi Mediterraneo e Baltico Adriatico, essendo una linea comune ad entrambi. Il suo potenziamento è prioritario nell’ottica di garantire sia la continuità del Corridoio Mediterraneo tra Est ed Ovest sia di mantenere un adeguato livello di prestazione su tutto il Corridoio Baltico – Adriatico nella tratta finale in Italia.
Il progetto si inserisce nel più ampio e annoso dibattito circa le prospettive future per il collegamento. Infatti, il potenziamento della tratta già esistente si è imposto rispetto alla prospettiva di una nuova linea AV/AC, sebbene la decisione non chiuda definitivamente le porte a un futuro progetto relativo all’Alta Velocità. Il progetto nasce con lo scopo prioritario di ridurre i tempi di viaggio tra Venezia e Trieste con un risparmio potenziale fino a 30’, resa possibile dall’innalzamento della velocità di percorrenza fino a 200 km/h. Questo si inquadra anche nell’ottica di raggiungere un tempo obiettivo che permetta un migliore collegamento del Friuli Venezia Giulia verso il Nord Ovest e il Centro – Sud Italia, permettendo di sfruttare a meglio la rete AV/AC realizzata ed in costruzione. Ulteriore obiettivo del potenziamento tecnologico è quello di aumentare la capacità a 10 treni/H.
L’intervento punta sia al miglioramento per i viaggiatori, sia per le merci adeguando l’infrastruttura ai treni lunghi 750m, rendendo la linea coerente con i percorsi Ten.
Il progetto è inserito all’interno del Contratto di Programma 2017-2021 tra RFI e MIT, Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR).
Infine, l’intervento è compreso tra quelli per la cui realizzazione è stato nominato Commissario Straordinario l’Ing. Vincenzo Macello, in quanto intervento caratterizzato da un elevato grado di complessità progettuale, da particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero implicante un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale
Rete Ferroviaria Italiana (RFI), Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT), Regione Veneto, Regione Autonoma Friuli-Venezia-Giulia.
Il progetto è suddiviso in 4 fasi successive che comprendono:
- Variante di Portogruaro: ha inizio al km 59+818 della linea Venezia-Trieste, a monte dell’opera esistente che supera il fiume Lemene, prosegue con curva verso destra, si allarga gradualmente verso l’esterno abbandonando la sede attuale e si avvicina al nuovo svincolo stradale, senza tuttavia interferire con esso. La sede ferroviaria in variante si stacca da quella esistente prevedendo un allargamento complanare del rilevato. Nella parte centrale della variante di tracciato è prevista la realizzazione di un’opera costituita da uno scatolare in c.a. gettato in opera, fondato su pali;
- Variante sul fiume Isonzo: ha inizio dopo aver superato la località di Villa Vicentina al km 105+831 della linea storica. Si distacca dalla sede attuale con sede in rilevato. Con il nuovo sottopasso dopo 1.074m supera Via Cortona, proseguendo in rilevato fino all’inizio del nuovo viadotto a doppio binario. Il tratto in viadotto attraversa il fiume Isonzo compresa tutta l’area golenale. La variante poi converge in rilevato, in prossimità dell’area della ex stazione di Pieris, sulla linea attuale per terminare dopo 4.785m al km 110+761 della linea storica. Il viadotto è necessario per lo scavalco del fiume Isonzo e altri ostacoli costituiti da strade campestri. L’attraversamento del fiume viene realizzato mediante campate di luce 68m nella zona di alveo principale mediante impalcati a struttura reticolare metallica a via inferiore e con campate di luce di 40m in sezione mista acciaio-cls nei tratti di approccio agli argini dell’alveo;
Inoltre il progetto prevede l’inserimento di due nuovi posti di movimento, così denominati:
- Nuovo PM San Donà di Piave;
- Nuovo PM Fossalta di Portogruaro.
Il progetto si pone quindi l’obiettivo di potenziare e velocizzare la linea tra Venezia e Trieste attraverso:
Il costo complessivo dell'opera è pari a 1,8 miliardi di euro.
Le risorse disponibili attualmente disponibili ammontano a 231,61 milioni di euro, restano da reperire 1,568 miliardi di euro
Tra gli enti finanziatori figurano:
Per quanto riguarda gli interventi nel tratto Ronchi- Aurisina le caratteristiche prestazionali della linea attuale e l’orografia dei luoghi non consentirebbero di ottenere le prestazioni del resto della direttrice Venezia-Trieste attraverso il solo potenziamento della linea esistente. Sarà dunque necessario un nuovo tratto di linea di circa 23 km.