Il Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, con i suoi porti di Venezia e Chioggia, riveste un ruolo strategico per lo sviluppo e la crescita del contesto socio economico in cui è inserito. La funzione strategica del Sistema Portuale di Venezia e Chioggia si riscontra sia a livello economico, per l’importanza ed il rilievo del tessuto produttivo ad esso collegato, sia come nodo logistico intermodale pienamente interconnesso ed integrato con i corridoi europei della rete centrale TEN-T che interessano il territorio della Regione del Veneto. I porti di Venezia e Chioggia oltre che essere classificati rispettivamente “Core” e “Comprehensive”, ai sensi del regolamento sulle reti TEN-T, sono entrambi riconosciuti porti centrali della rete idroviaria europea.
Tra i principali progetti infrastrutturali previsti nella pianificazione dell’AdSPMAS figura il nuovo terminal container onshore di Montesyndial.
Il progetto prevede la messa in esercizio di un terminal container con una capacità nominale di circa 1 milione di TEU/anno. Il terminal di Montesyndial, dotato di una propria accessibilità stradale e ferroviaria, ha un’estensione e una conformazione tali che, rispetto agli attuali terminal container del Porto di Venezia, lo rendono un terminal efficiente grazie alle sue corrette proporzioni tra lunghezza di banchina e piazzali disponibili. La disponibilità di un’ampia superficie consentirà, da un lato, di mantenere e sviluppare ulteriormente l’attuale traffico container, sia intramed che intercontinentale, e dall’altro di ipotizzare la localizzazione, nel retro banchina, di funzioni logistiche
La realizzazione del terminal consentirà di:
Nel corso del 2022 è stato nominato il commissario per il recupero ambientale e produttivo dell’area, individuato nella figura di Fulvio Lino di Biasio presidente dell’AdSP Mare Adriatico Settentrionale
Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale
L’intervento prevede l’infrastrutturazione e contestuale bonifica ambientale di un’area di circa 90 ettari tramite l’arretramento di 35 metri dell’attuale sponda del Canale Industriale Ovest al fine di ottenere una larghezza di circa 190 metri, la costruzione di 1.400 metri di nuova banchina per l’accosto di navi portacontainer fino a 8.500 Teu (Post Panamax) con vie di corsa per gru STS (Ship to Shore), la messa in sicurezza ambientale (MIS) del sito contaminato (aree ex Montefibre e AS-Syndial), piazzali di stoccaggio per la gestione dei container (pieni, refrigerati, vuoti e fuori sagoma), sottoservizi e impianti par la raccolta, trattamento e scarico delle acque meteoriche, impianti elettrici, di illuminazione, idrici e antincendio e infine il dragaggio del canale fino alla quota di -12,00 metri.
L’intervento è suddiviso in tre stralci di cui il primo – Banchinamento della sponda sud del canale Industriale ovest – è a sua volta suddiviso in tre lotti.
Il primo di questi, Interventi propedeutici per la gestione delle acque meteoriche, demolizioni e scotico superficiale, è stato affidato a MAC Costruzioni. Mentre il lotto 1b, che riguarda le opere di bonifica di cui al Decreto MATTM 538 del 03/12/18 ed interventi propedeutici all’arretramento della sponda Sud del Canale Ovest, è già nella fase di progetto esecutivo.
Lo stralcio 2 è alla progettazione definitiva e lo stralcio 3 a quella preliminare.
Il costo totale dell’intervento è di 184.505.000 di euro, in base al progetto preliminare del 2018 e che quindi andrà adeguato al costo attuale delle materie prime
Questa la copertura finanziaria:
AdP MISE 51.405.000 euro
AdP MISE quota AdSPMAS 4.000.000 euro
Stanziamenti Leggi di Bilancio 92.950.000 euro
PNRR/Fondo complementare 35.150.000 euro
Risorse Authority 1 milione di euro