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Hub portuale di Trieste: piattaforma logistica tra lo scalo legnami ed il punto franco oli minerali

ultimo aggiornamento: 13/01/2023 | settore: Porti
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Descrizione Progetto

La nuova piattaforma logistica del porto di Trieste, prevista nell’area tra lo “scalo legnami” e le aree ex Italsider, rappresenta il primo nucleo del futuro modello di sviluppo del porto in direzione Sud-Est. Il progetto prevede una riqualificazione di aree industriali dismesse e una rettifica della linea di costa. Nell’ambito dei lavori portuali, si affianca al progetto l’intervento di ampliamento della banchina del Molo VII, volto ad incrementare le capacità di accoglienza di navi container e di stoccaggio sul relativo molo.

 Il potenziamento della piattaforma logistica consentirà di recuperare all’utilizzo portuale un’area complessiva di 250.000 metri quadri in parte occupata da raffinerie, impianti industriali ed altre strutture che sono state progressivamente dismesse o riconvertite, e 140.000 metri quadri ricavati da aree attualmente occupate dal mare. Si prevede la rettifica artificiale della linea della costa esistente e la realizzazione di una piattaforma su sedime marino con un banchinamento pensile a pali e piastre, soluzione che presenta il pregio di garantire tempi più brevi e certi sotto il profilo dell’esecuzione e la possibilità di impiego della parte sottostante quale zona di colmata per lo smaltimento dei fanghi di scarto di altri progetti portuali e di drenaggio. L’opera, avviata nel 2016, è stata inaugurata lo scorso 30 settembre in concomitanza con l’annuncio circa l'ingresso nel capitale societario PTL di Hamburger Hafen und Logistik Ag (Hhla). In questa data,  la maggioranza azionaria (50,01%) della Piattaforma logistica - nuovo terminal multipurpose dello scalo giuliano - è stata acquisita dal gruppo terminalistico internazionale Hamburger Hafen und Logistik AG (HHLA). L'investimento che fa capo alla società HHLA International GmbH, per la quale Trieste insieme a Odessa (Ucraina) e Tallinn (Estonia) è il terzo porto che vede la partecipazione di HHLA al di fuori di Amburgo.

Nel 2021 l'Autorità di Sistema Portuale di Trieste ha rilasciato formalmente la concessione della durata di 31 anni, che scadrà nel 2052, ma per la quale a fine dicembre 2022 la società ha una proroga fino al 2052 per consentire una gestione di lungo periodo, orientata allo sviluppo del futuro molo VIII per la Piattaforma Logistica. Il rilascio di questa concessione s’inserisce nel percorso già delineato con atti strategici in precedenza adottati dall’Autorità di Sistema Portuale. In particolare, l’Accordo Quadro siglato con specifico riferimento alla Piattaforma Logistica, e l’Accordo di Programma del 26 giugno 2020 per la riconversione industriale e sviluppo produttivo nell’area della ferriera di Servola, attigua alla Piattaforma.

L’area di Servola è oggetto attualmente oggetti di scambio di terrenti tra pubblico e privata.  Nell’area, infatti, verrà realizzato un nuovo polo logistico infrastrutturale al posto dello storico impianto siderurgico di Servola, la Ferriera, chiuso due anni fa dopo 123 di storia. Nel dettaglio, il nuovo polo logistico avrà un nuovo snodo ferroviario e l'allungamento della banchina portuale, un impianto di smaltimento rifiuti, uno scalo ferroviario e un raccordo autostradale.

Il progetto è strutturato da Icop, impresa fondata nel 1920 con sede a Basiliano (Udine), e supportato da BNL BNP Paribas e UniCredit con l’intervento di garanzia di SACE. Il nuovo polo logistico fa parte di un progetto più ampio che prevede la riqualificazione delle attività industriali e portuali, il recupero ambientale e la riconversione di Servola, l’area da anni dismessa, con la costruzione di una piattaforma logistica. Oltre a Icop sono coinvolti nel progetto anche i ministeri dello Sviluppo Economico, Ambiente e Infrastrutture e Trasporti, l’Agenzia Nazionale politiche attive Lavoro, l’Agenzia Demanio, il Porto di Trieste, la Regione Friuli Venezia-Giulia il Comune di Trieste e il Gruppo Arvedi, che cederà l’area interessata di sua proprietà in cambio dell’area adiacente per realizzare due nuove linee di zincatura e verniciatura continua.  

Soggetti coinvolti

Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Porti di Trieste e Monfalcone;
I.CO.P. S.p.A.;
Parisi Francesco S.p.A.;
Interporto di Bologna S.p.A.
 

Cronoprogramma

2016
---
2020
in linea col programma

Copertura finanziaria

  • Disponibili 132 Milioni di €
  • Non ancora disponibili 0 Milioni di €

Stato di avanzamento del progetto

Stato Progettazione

Opera completata

Progettazione

Costo dell'Opera

132.430.000

Dettaglio Costi

Il costo complessivo dell'intervento ammonta a 132,430 milioni di euro, tra gli enti finanziatori figurano 32 milioni di euro stanziati nella Legge Obiettivo, 70,43 milioni di euro da parte dell'Autorità Portuale di Trieste e 30 milioni di euro provenienti da investitori provati.

Finanziamenti disponibili

132.430.000