L’autostrada A4 si sviluppa lungo la direttrice ovest-est del nord della penisola, collegando Torino a Trieste passando per Milano, Venezia e concludendosi a Sistiana (TS). L’infrastruttura si sviluppa lungo il Corridoio europeo mediterraneo. L’intervento in oggetto consiste nella realizzazione della terza corsia della A4 nella tratta Quarto D’Altino (Ve)-Villesse (Go). Il tracciato presenta uno sviluppo di circa 95 km dei quali circa 55 km in Veneto e 40 Km in Friuli Venezia Giulia e si sviluppa su un terreno pianeggiante. Esso comprende anche il nodo di Portogruaro, tramite il quale la A4 si connette con la A28 per Pordenone, e il nodo di Palmanova, di connessione con la A23 per Udine.
Il progetto verrà realizzato in quattro lotti:
La sezione trasversale del progetto è quella prevista dal decreto del MIT del 5 novembre 2001 per la categoria A (autostrade), ambito extraurbano, con una larghezza di m 32,5 (3 corsie di m 3,75 per carreggiata, affiancate all’esterno da una banchina di sosta di emergenza di m 3 e con spartitraffico da m 4) e con velocità di progetto compresa tra i 90 e i 140 Km/h.
Si affiancano ai lavori di ampliamento della corsia numerose opere. Tra le quali:
L'opera è stata inserita tra le opere strategiche previste dal Decreto Semplificazioni di luglio 2021 ed è stato nominato come Commissario Delegato per l'emergenza della mobilità riguardante la A4 ed il raccordo Villesse-Gorizia Massimiliano Fedriga
Ad oggi la situazione dell’infrastruttura è questa:
1° lotto: Tratto Quarto d'Altino-San Donà di Piave
1° sub-lotto funzionale: lavori conclusi ed opera aperta al traffico da marzo 2015;
Nuovo Casello Autostradale di Meolo: lavori conclusi e opera aperta al traffico da ottobre 2012
2° lotto: Tratto San Donà di Piave-Svincolo di Alvisopoli
In tutto il secondo lotto sono state attivate le procedure per assicurarsi le aree necessarie alla costruzione delle opere autostradali e renderle libere da sottoservizi interferenti quali la viabilità ordinaria, acquedotti, metanodotti, oleodotti, elettrodotti, fognature, impianti di illuminazione, fibre ottiche, ecc. La costruzione della terza corsia solo in questo tratto richiede ben 675 espropri e l'avvio di 349 pratiche per impianti interferenti.
- 1° sub-lotto funzionale (Portogruaro - Alvisopoli: 8,8 Km): a gennaio 2022 è stato aperto al traffico il cavalcavia del nodo di Portogruaro portando il completamento di lavori a circa il 60%. La conclusione era prevista per fine gennaio 2023, tuttavia i primi 5 chilometri sono stati aperti in luglio e i rimanenti lavori sono ripresi dopo la pausa estiva dovuta all'intensità del traffico. Si tratta di 3,5 chilometri con difficoltà significative di realizzazione perché richiedono l'innalzamento di 4 metri della strada e numerosi passi, sottopassi, cavalcavia.
- 2° e 3° sub-lotto funzionale (San Donà - San Stino e San Stino - Portogruaro: 25 Km: progettazione definitiva. A febbraio del 2023 sono stati aggiudicati i lavori - che dovrebbero iniziare nel 2024 - per il rifacimento dei 10 cavalcavia previsti nella tratta al raggruppamento di imprese costituito da Rizzani De Eccher e Sacaim.
Sono esclusi da questa gara i cavalcavia di svincolo di San Stino di Livenza e Cessalto che verranno costruiti successivamente quando verrà effettuato l'intervento di allargamento dell'autostrada con la contestuale riqualificazione dei due svincoli. Nel frattempo, proseguono gli espropri. L'obiettivo è che l'intera tratta sia conclusa nel 2026
3° lotto: Tratto Alvisopoli-Gonars
I lavori si sono conclusi a settembre 2020
4° lotto: Tratto Gonars-Villesse
1° sub-lotto funzionale: i lavori tra Gonars e Villesse si sono conclusi a luglio 2021
2° e 3° lotto sub-lotto funzionale: contratto risolto con Decreto n. 443 del 5 maggio 2021;
1.545,655 milioni
Enti finanziatori:
La scadenza della concessione ad Autovie Venete, l’incertezza della situazione e la riduzione delle entrate a causa della Pandemia della stessa Autovie che si era impegnata al finanziamento dell’opera attraverso i pedaggi aveva fatto emergere la mancanza di 440 milioni di euro. Si era ipotizzato che questi potessero venire dal PNRR o da erogazioni statali. La nuova concessione alla newco tra Regione Veneto e Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia ha di fatto superato queste ipotesi perché sarà la stessa a garantire le risorse necessarie, così come previsto nel proprio piano finanziario.