Con Decreto Legislativo n. 169 del 4 agosto 2016 relativo alla riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorità Portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84, sono stati accorpati i governi dei porti introducendo le Autorità di Sistema Portuale. I porti di Genova e Savona-Vado costituiscono oggi l'autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Con particolare riferimento al porto di Genova gli obiettivi primari sono l'approvazione di un nuovo Piano Regolatore Portuale e la realizzazione delle infrastrutture di potenziamento degli impianti del Porto di Genova (sia della parte commerciale che del comparto industriale delle costruzioni e riparazioni navali) nonché della loro accessibilità stradale e ferroviaria. La Autorità di Sistema Portuale predispone piani operativi triennali all'interno dei quali sono individuate annualmente le opere da realizzarsi. I progetti più significativi sono ricompresi nel “Programma straordinario” - aggiornato da ultimo con Decreto del Commissario Straordinario n. 5 del 12 agosto 2022 - che rientra nell’ambito dei poteri conferiti al Commissario straordinario dal Decreto Legge n. 109/2018 (cd. Decreto “Genova”) emanato a seguito del crollo del ponte “Morandi” (14 agosto 2018).
Ministeri Infrastrutture e Ambiente, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Commissari Straordinari, Regione Liguria, Comuni interessati, Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, concessionari demaniali.
Con riferimento all’adozione del nuovo Piano Regolatore Portuale dei porti amministrati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova-Prà e Savona-Vado), il DPSS, Documento di Pianificazione Strategica di Sistema - documento che rappresenta il primo livello di pianificazione – è stato approvato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con decreto del 10 giugno 2022 in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 5 della Legge n. 84/1994. Il DPSS ha consolidato quali macro obiettivi di sviluppo degli scali l’aumento di competitività, la sostenibilità ambientale e l’aumento di valore per il territorio.
Il DPSS in particolare ha individuato le strategie di intervento per migliorare l’accessibilità marittima e terrestre, per garantire la vocazione multi business del sistema portuale, nonché per migliorarne la sostenibilità ambientale.
E’ stato successivamente avviato un percorso di confronto con tutti i soggetti e gli Enti competenti in materia per acquisire elementi utili ai fini della nuova pianificazione. Nel corso del 2023 sono iniziati i lavori per elaborare gli schemi di PRP per i porti di Genova e Savona e, quindi, attivare la procedura di VAS.
Nel 2024 a seguito del Commissariamento dell'Autorità di Sistema Portuale il percorso di pre-adozione del PRP e dei cd. Schemi di piano si è atìrrestato. A seguito della nomina de nuovo Presidente nel luglio 2025 il percorso dovrebbe essere riavviato. Una volta conclusa la fase di re-adzoione del PRP dovranno essere acquisiti pareri e osservazioni dei Ministeri e Enti competenti coinvolti (Min. Ambiente, Min. Infrastrutture e Trasporti, Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, Comuni di Genova e delle aree contigue a quelle portuali o retroportuali, Regione Liguria). Secondo il cronoprogramma l’iter di approvazione definitiva e adozione del PRP si concluderà indicativamente nel 2026.
Il 2024 è stato caratterizzato da un significativo avanzamento delle opere, appaltate o delle quali sono stati avviati i cantieri, ricomprese nel “Programma straordinario di investimenti urgenti per la ripresa e lo sviluppo del porto e le relative infrastrutture di accessibilità e per il collegamento intermodale dell’aeroporto con la città di Genova nonché per la messa in sicurezza idraulica e l’adeguamento alle norme in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro” adottato ai sensi dell’art. 9 bis del decreto 109/2018, dal Commissario straordinario Marco Bucci con proprio Decreto n. 2 del 15 gennaio 2019 su proposta dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. Il “Programma straordinario” - aggiornato da ultimo nel 2024 - rientra nell’ambito dei poteri conferiti al Commissario straordinario dal Decreto Legge n. 109/2018 (cd. Decreto “Genova”) emanato a seguito del crollo del ponte “Morandi” (14 agosto 2018).
Il Programma - caratterizzato dalla straordinarietà ed urgenza delle opere in esso indicate per le quali è previsto un regime semplificato ai fini della loro approvazione ed esecuzione, con particolare riferimento alle procedure di affidamento dei lavori – è stato aggiornato anche per far fronte ai maggiori costi di realizzazione delle opere dovuti al rincaro dei materiali conseguente al conflitto russo-ucraino. Le aree di intervento del Programma sono rappresentate da: infrastrutture di accessibilità al porto e aeroporto (sia lato mare che lato terra), sviluppo portuale e progetti di integrazione città-porto.
Il valore del Programma Straordinario è stato aggiornato ad 3,090 miliardi di euro (nel 2019 il valore complessivo degli interventi previsti nel Programma ammontava a 1,061 miliardi di euro).
Ad ottobre 2024 l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha approvato il bilancio previsionale 2025 che prevede l’attivazione di investimenti per 617,8 milioni di euro relativi a interventi infrastrutturali del programma straordinario e ordinario.
Sintesi dei principali interventi previsti nel Programma straordinario e stato di avanzamento:
- la nuova diga del porto di Genova: considerata la più importante opera marittima mai costruita in Italia, l’infrastruttura si è resa necessaria per implementare l’accessibilità allo scalo genovese ossia il cd. “ultimo miglio” lato mare. Obiettivo primario è quello di consentire i transiti e le manovre delle navi di ultima generazione nella massima sicurezza e migliorare la protezione dei bacini portuali dalle mareggiate. L’opera consentirà anche la separazione dei diversi traffici portuali: commerciali, passeggeri, riparazioni navali e nautica da diporto.
La realizzazione dell’opera è suddivisa in due fasi (fase “A” da realizzare in 5 anni e fase “B” da realizzare in 2 anni ) per un valore complessivo di 1,3 mld. di euro. Nella sua configurazione finale la diga avrà uno sviluppo longitudinale di circa 5,9 km.. In particolare la fase “A” prevede la costruzione di nuova diga per 4,1 km. il rinforzo di 670 m. della attuale e la demolizione di 2,2 km. della parte esistente. Il valore economico della fase A ammonta a 898 mln. di euro.
A maggio 2024 è stato posato il primo cassone dei 93 complessivi. A giugno 2025 è stato posato il decimo. La fine lavori della fase A della nuova diga è fissata a dicembre 2026.
- nuova viabilità portuale bacino di Sampierdarena e nuovo varco di ponente: gli interventi, del valore complessivo di oltre 170,8 milioni di euro (incluso l’aumento dovuto al caro materiali”), sono stati divisi in 9 lotti al fine di accelerarne la realizzazione. L’ultimazione di tutti i lavori è slittata a fine 2026. In sintesi l’intervento prevede:
- Sestri Ponente - messa in sicurezza idraulica dell’area portuale e razionalizzazione dell’accessibilità dell’area portuale industriale: il progetto prevede la messa in sicurezza dei rivi esistenti, la realizzazione di un tombamento con la conseguente espansione a mare delle aree da destinare alla navalmeccanica e la costruzione di un nuovo bacino di carenaggio (400 mt. x 60 mt.) in grado di ospitare navi sino a 380 mt.. Il progetto prevede anche la realizzazione di un piazzale operativo attrezzato con moderni sistemi di sollevamento. L’importo complessivo dell’intervento ad oggi ammonta a 636 milioni di euro. Nel corso del 2024 sono proseguiti i lavori per la nuova banchina di allestimento (12.500 mq. Di piazzali e un accosto di oltre 300 mt.) destinata a potenziarne l’attività di costruzione navale. La tecnica utilizzata per il effettuare il riempimento è quella dell’infissione di pali, operazione che dovrebbe essere ultimata nel primo trimestre 2025; contestualmente proseguono i lavori di demolizione di parte dell’attuale banchina. L’intervento complessivo dovrebbe concludersi a fine 2025. L’intervento complessivo (comprensivo del nuovo bacino di carenaggio) sarà ultimato entro il 2026;
- riassetto dell’accessibilità al bacino portuale di Prà: il progetto prevede la realizzazione di un nuovo cavalcavia stradale al fine di consentire l’abbattimento dell’attuale cavalcavia per fare posto al nuovo fascio a 6 binari da 750 mt. (lunghezza prevista dagli standard europei) al servizio del terminal portuale. Il valore complessivo dell’opera ammonta a 29,2 mln. di euro (valore aggiornato al 2024) di cui 14,2 a carico di Autostrade per l’Italia. I sono stati avviati nel mese di maggio 2021. Nel corso del 2024 sono proseguiti i lavori sia lato mare con il varo delle campate, sia lato monte con l’abbattimento del vecchio viadotto e la contestuale predisposizione di una rampa temporanea per l’accesso al terminal. A fine 2024 è stata varata l’ultima delle 11 campate che compongono il nuovo viadotto e completata la soletta in cemento armato. Nel 2025 sono previsti il completamento della parte impiantistica (guard-rail, impianti di illuminazione, barriere fonoassorbenti) e, ultimato il collaudo, l’apertura al traffico veicolare. A fine luglio 2025 è stato inaugurato il nuovo viadotto.
- infrastrutturazione del nuovo terminal a Calata Bettolo: in sintesi l’intervento nel potenziamento della capacità di carico della banchina, la realizzazione delle vie di corsa delle gru e dell’impianto idraulico ed elettrico del terminal per consentire la piena capacità operativa del nuovo terminal portuale. L’appalto è stato suddiviso in 2 lotti al fine di accelerare i lavori che hanno un valore complessivo di 26,7 ml. di euro. A fine 2024 il nuovo lay out ha superato l’85%. Fine lavori prevista nel 2025.
- nuovo accosto di calata Olii Minerali: l’intervento, avviato ad agosto 2022, consiste nella risagomatura della esistente banchina est per migliorare l’accessibilità e l’ormeggio dei mezzi nautici. Nel corso del 2024 è stato temporaneamente sospeso a seguito della redazione di una perizia di variante per alcune criticità riscontrate sul cassone. A causa di questo i tempi di ultimazione restano incerti ed il quadro economico aggiornato a 15,9 mln. di euro, comprensivi del “caro materiali”
- ammodernamento ed il prolungamento del parco ferroviario Rugna: il parco ferroviario a 9 binari sarà al servizio dei terminal ubicati alle calate Bettolo-Sanità e sarà in grado di gestire 20 coppie treni/giorno. L’intervento - per un importo aggiornato al 2024 di circa 15,7 mln. di euro comprensivo del cd. “caro materiali” – si inserisce nell’ambito del cd. ultimo miglio ferroviario e contribuisce ad efficientare l’intermodalità ed a ridurre l’impatto ambientale del trasporto merci. Il parco è caratterizzato da una piastra traslatrice nella parte terminale che consente di spostare le locomotive da un binario all'altro, eliminando la necessità di impegnare più binari per gli scambi di manovra con migliore capacità operativa e risparmio di tempo. I lavori, avviati nel dicembre 2021, sono terminati a giugno 2024;
- ammodernamento e l’ampliamento del Parco Fuori Muro nel bacino di Sampierdarena: l’intervento - che si inserisce nel cd. ultimo miglio ferroviario - consiste nella realizzazione di 7 binari da 750 mt. per la movimentazione di treni completi a standard europeo e di un apparato centrale computerizzato in grado di gestire, oltre al parco, i collegamenti con le linee afferenti e le località limitrofe. I nuovi binari saranno tutti elettrificati e dotati di impianti di segnalamento per l’arrivo/partenza di treni e la gestione delle manovre (sia interne che da/per i raccordati). Il parco sarà dotato di nuove torri faro che garantiranno livelli di illuminazione in linea con le vigenti normative. Tra i vari interventi è prevista anche la realizzazione di fabbricati per il personale delle imprese ferroviarie e di manovra. Il costo a vita intera del progetto è stimato in circa 74,6 mln. di euro (di cui 3 mln. di euro di progettazione a carico di ADSP ed i restanti 71,6 mln. di euro di realizzazione a carico di RFI), Nel ottobre del 2024 sono state consegnate le prestazioni per l’avvio della progettazione esecutiva;
- riqualificazione del collegamento ferroviario dal terminal Bettolo/Sech al parco del Campasso: anche questo intervento si inserisce nel cd. ultimo miglio ferroviario ed ha un valore complessivo di 23,4 milioni di euro, e consiste nel ripristino del collegamento a doppio binario tra le due località. La tratta, attrezzata con impianti di Trazione Elettrica e Segnalamento, si estende tra la radice del parco Bettolo-Rugna e l’ex bivio Santa Limbania attraverso la galleria Molo Nuovo. I lavori sono stati avviati nel dicembre 2022 con previsione di ultimare l’opera entro il 2026;
- realizzazione del nuovo Parco ferroviario a servizio del nuovo terminal Ronco-Canepa e raddoppio della bretella ferroviaria Ronco-Sommergibile esistente di collegamento con la linea ferroviaria Sommergibile: l’intervento, del valore di 5 mln. di euro, ha l’obiettivo di potenziare il lay-out ferroviario del bacino di Sampierdarena creando un fascio di 5 binari con lunghezza massima di 490 mt.. parallelo alla banchina e potenziando la bretella di collegamento con la linea “Sommergibile” in uscita/entrata al porto. A dicembre 2024 è stato redatto il progetto definitivo, con previsione che a inizio 2025 sarà aperta la Conferenza di Servizi;
- nuova Torre Piloti: la torre - realizzata in prossimità della banchina ovest della darsena nautica del waterfront di levante - ha subito un incremento dei costi portando il valore complessivo aggiornato al 2024 dai 19,5 mln. di euro a 22,8 mln. di euro incluse le variazioni dovute al “caro materiali”. L’opera consiste in un “corpo servizi” (completato per circa il 90%) e la torre vera e propria (un traliccio largo circa 4 mt. e alto 70) ultimata nel 2024. Entro il primo semestre 2025 dovrebbero essere terminati i collaudi e quindi diventare operativa entro luglio 2025;
- riqualificazione dell’edificio Hennebique: l’intervento consiste nel recupero e riqualificazione dell’edificio storico. L’ex silos granaio sarà riconvertito in un nuovo terminal crociere e in un’area turistico-ricreativa e residenziale. L’intervento – il cui costo complessivo ammonta 133,3 mln. di euro – è stato avviato nel novembre 2023. Nel corso del 2024 sono state ultimate le operazioni di bonifica ambientale ed avviate le attività di demolizione. Secondo il cronoprogramma l’intervento di rigenerazione urbana dovrebbe essere completato entro fine 2027;
- interventi nel comparto delle riparazioni navali: l’intervento prevede una sostanziale riqualificazione dell’area delle riparazioni navali e manutenzione delle infrastrutture. L’intervento è articolato in 4 lotti:
lotto 1. manutenzione bacino di carenaggio n. 4: è in corso la fase di progettazione del PFTE per l’appalto integrato (15 mln. euro)
lotto 2. impalcato tra i bacini nn. 4 e 5: è previsto un ampliamento degli spazi a terra tramite la realizzazione di un impalcato su pali trivellati (8,5 mln. euro); entro febbraio 2025 dovrebbe essere avviata la gara per l’appalto integrato per avviare i lavori entro l’anno con durata stimata di 12 mesi circa.
lotto 3. manutenzione straordinaria bacino n. 5: intervento necessario per ammodernare il bacino (importo da definire); a fine 2024 era in corso la fase di PFTE per l’appalto integrato. Durata stimata dei lavori 1 anno circa.
lotto 4 sovrastruttura cassone molo ex superbacino: i lavori consistono nella realizzazione della sovrastruttura del cassone ricollocato i testata molo ex superbacino (1,5 mln euro). Durata stimata dei lavori 6 mesi.
Oltre al Programma Straordinario di cui sopra Autorità di Sistema Portuale sta contestualmente portando avanti le opere di cui Piano Operativo Triennale delle Opere 2023-2025 (approvato nel mese di dicembre 2022) per i porti di Genova-Prà e Savona-Vado che contiene ulteriori interventi che hanno un iter procedurale e tempistiche di approvazione ordinari (vd. in particolare i progetti “Green Ports” co Per quanto riguarda il procedimento di adozione del nuovo Piano Regolatore Portuale dei porti amministrati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (Genova-Prà e Savona-Vado), si registra una sostanziale situazione di stallo. Premesso che a metà 2024 l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale è stata commissariata, con riferimento ai porti di Genova-Prà la pre-adozione dei cd. Schemi di Piano e la successiva acquisizione dei pareri e osservazioni dei Ministeri e Enti competenti coinvolti (Min. Ambiente, Min. Infrastrutture e Trasporti, Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, Comuni di Genova e delle aree contigue a quelle portuali o retroportuali, Regione Liguria) sono state rinviate al 2025.ncernenti impianti fotovoltaici, impianti di ricarica per la mobilità).
Le scelte di pianificazione portuale comportano il coinvolgimento di competenze di più Enti (Ministeri delle Infrastrutture e dell'ambiente, Commissario Straordinario, Regione, Comune, Autorità Portuale) e impattano fortemente sulla pianificazione urbanistica comunale.
I porti liguri sono tutti fortemente connessi al tessuto urbano e rendono difficoltoso, oltre che costoso, l'approntamento di nuovi spazi operativi. Necessità di coordinare gli interventi infrastrutturali con l'operatività dei concessionari.